Dall' 8 Settembre:
Aderisce alla Repubblica Sociale Italiana. È uno dei primi a costituire a Pistoia il fascio repubblicano.
Diviene ufficiale di collegamento con le SS. È attivo nel rastrellamento dei prigionieri inglesi e degli
antifascisti. Fa arrestare il parroco di San Biagio in Cascheri che a suo dire avrebbe favorito alcuni di essi.
Capeggia le squadre per il rastrellamento dei renitenti alla leva; è complice dell'arresto di quattro di essi,
poi fucilati nella fortezza di Pistoia.
26 Giugno:
Partecipa, con la formazione partigiana di Silvano FEDI, all'attacco alle carceri giudiziarie di Pistoia,
Villa Sbertoli, che consente la liberazione di 57 detenuti politici e di due ebrei.
29 Luglio:
Il capo partigiano Silvano FEDI viene ucciso in un agguato.
28 Agosto:
Viene ucciso il commissario capo di PS presso la questura di Pistoia, Giuseppe SCRIPILLITI, che collaborava
con i partigiani. Gli viene teso un agguato proprio mentre sta portando al capo partigiano Silvestro DOLFI
un elenco di fascisti repubblicani e di collaboratori dei tedeschi. Gelli è coinvolto in questo delitto
dalle deposizioni rese nel 1947 dal Dolfi, al quale il nome di GELLI
come sicario di SCRIPILLITI era stato fatto da un altro partigiano, Michele SIMONI.
Il Simoni però, in seguito alle indagini personalmente compiute, modificò in un secondo tempo i suoi convincimenti
e ritenne Gelli estraneo al delitto.
2 Ottobre:
Il presidente del C.L.N di Pistoia,
Italo CAROBBI, rilascia a Licio GELLI un
per consentirgli di trasfersi a con la famiglia a La Maddalena (Sardegna) dove risiede suo cognato Mario CANOVAI, 2° Capo di Marina presso il deposito
C.R.E.M..
4 Febbraio:
Sul settimanale La Voce del Popolo appare un
intitolato Un chiarimento del C.P.L.N.
in cui si giustifica il rilascio dell'attestato del 2/10/1944.
23 Marzo:
Il Tribunale di Pistoia emette un mandato di cattura a carico del GELLI per aver
tratto in arresto Giuliano Bargiacchi (figlio di un collaboratore dei partigiani) il
giorno 9/05/1944, senza che fosse imputato di alcun reato e trattenuto fino al
16/06/1944, profittando di circostanze di tempo tali da ostacolare la pubblica e privata
difesa, in dipendenza dello stato di guerra. Il Bargiacchi era stato costretto con la
violenza a tollerare continui esasperanti interrogatori.
27 Aprile:
Il Tribunale di Pistoia lo condanna in contumacia a 2 anni e 6 mesi di reclusione per i reati di
sequestro di persona e furto, commessi durante la dominazione nazifascista.
indirizzata al Comando Carabinieri di Cagliari con la quale chiede
che gli venga inviato un funzionario dell'Arma a cui riferire su fatti gravi che riguardano
la Giustizia. Il sottoscritto si pregia far presente che i fatti sopra citati sono
della massima importanza ed urgenza, pertanto, prega codesto Comando, l'invio
del funzionario con certa urgenza.
6 Marzo:
Il Centro di Contro Spionaggio (C.S.) di Cagliari
che qualora si ritenga di doverlo sentire, si comunica
che il noto GELLI Licio si trova a La Maddalena in stato di arresto.
nel Casellario Politico Centrale (CPC) del Ministero dell'Interno e sottoposto
ad attenta vigilanza.
27 Gennaio:
La Sezione Istruttoria della Corte d'Appello di Firenze lo assolve
per amnistia, dai reati di collaborazionismo; organizzazione per il rastrellamento dei prigionieri inglesi;
denuncia di renitenti alla leva di cui quattro condannati e fucilati.
11 Settembre:
Ottiene il passaporto per Francia, Spagna, Svizzera e Belgio.