A proposito di quanto avvenuto a Milano, il terrorismo non è morto. Vogliamo che l'amnistia sia estesa a tutti i detenuti politici. Non importa chi sono, ci conoscerete in seguito.
Inizio questo anno abbiamo indivuato due fronti di lotta armata, uno interno e esterno sezione politico-giudiziario-finanziario, altro interno carceri. Qui abbiamo individuato cinque operatori (educatori) che sono operativi e cervelli Legge GOZZINI. MORMILE, educatore Carcere Opera, è stato già giustiziato. Altri quattro saranno colpiti momento opportuno: educatore ZOTTOLA Porto Azzurro, educatore VACIRCA Carcere Pavia, educatore SCALONE Carcere Messina, educatore GRILLI Carcere Acona. Questi sono educatori politica loro Ministero e per ragioni carattere politico sociale, domani in Bologna avrete comunicato posto cestino di rifiuti stazione ferroviaria:
FALANGE ARMATA CARCERARIA
La rivolta di Reggio. Attualità della protesta del Sud. Organizzato dal circolo cuturale romano Il Punto, facente capo a Stefano DELLE CHIAIE (presente tra il pubblico).
Siamo FALANGE ARMATA. Intanto rivendichiamo operazione VECCHIO e ROVETTA alla Bicocca; nostri operai del Carcere di Catania hanno fatto lavoro. Il nostro ultimo contatto è stato con l' Agenzia ANSA di Bologna; noi avevamo annunciato di fare trovare un nastro registrato in un cestino dei rifiuti dentro stazione ferroviaria di Bologna e sull' Operazione GLADIO, questa domenica 28 Ottobre, la mattina. Nel nastro c'era programma politico e militare della nostra organizzazione e rivelazioni su delitto MATTARELLA, la bomba alla Stazione di Bologna e sull' Operazione GLADIO. Forse il nastro è stato nascosto o fatto sparire. La Falange agisce su due fronti. Per la lotta armata, uno esterno nel settore politico-amministrativo e giudiziario; e uno all'interno delle carceri italiane; questo settore è affidato alla FALANGE ARMATA CARCERARIA. Su questo fronte, dopo l'uccisione di educatore MORMILE di Milano Opera che FALANGE ARMATA ha più volte rivendicato, lo sviluppo successivo nelle carceri è stato gestito con molta confusione e insufficienza. Adesso noi abbiamo dovuto eliminare alcuni elementi sbagliati nella nostra organizzazione e prendiamo la gestione totale dell'operazione settore carceri e annunciamo nuovamente che saranno giustiziati altri quattro educatori carceri italiane. Il territorio è diviso in quattro settori di organizzazione. Giustizieremo educatore di Porto Azzurro, del Carcere di Messina, di Pavia e di Ancona. Questi educatori sono condannati a morte per i motivi già detti all'ANSA di Bologna e anche per motivi spiegati nel nastro registrato alla stazione di Bologna. Solo dopo azione armata voi aprirete vostra attenzione e vostro interesse e noi ora questo vi daremo e ora la FALANGE ARMATA farà questa azione armata. Voi non volete ancora capire che operazione di Via Montenevoso, MORETTI e GALLINARI sanno molto di più e anche altri sanno molto di più. Giudice POMARICI ha due volte sbagliato e per questo anche lui dovrà essere colpito. Prossimo contatto con voi sarà dopo prossima azione armata.
in direttala candidatura alla Camera o al Senato.
Ha preteso che Rosario PRIORE gli telefonasse per incontrarsi con me e gli ha chiesto di venire a Palermo anzichè andare io a Roma.
Dopo che, ieri pomeriggio si è deciso di riunire i processi REINA, MATTARELLA e LA TORRE, stamattina gli ho ricordato che vi è l'istanza della parte civile nel processo LA TORRE (Pci) di svolgere indagini sulla GLADIO. Ho suggerito, quindi, di richiedere al G.I. di compiere noi le indagini in questione, incompatibili col vecchio rito, acquisendo copia dell'istanza in questione. Invece, sia egli, sia PIGNATONE, insistono per richiedere al G.I. soltanto la riunione riservandosi di adottare una decisione soltanto in sede di requisitoria finale. Un modo come un altro per prendere tempo.
Altra riunione con lui, con SCIACCHITANO e con PIGNATONE. Insistono nella tesi di rinviare tutto alla requisitoria finale e, nonostante io mi opponga, egli sollecita PIGNATONE a firmare la richiesta di riunione dei processi nei termini di cui sopra.
Non ha più telefonato a GIUDICEANDREA e così viene meno la possibilità di incontrare i colleghi romani che si occupano della GLADIO.