Leonardo VITALE dopo di essere stato interrogato dal Giudice Istruttore di Palermo,
si presenta spontaneamente alla Squadra Mobile di Palermo e svela tutto ciò che sa su Cosa Nostra
di cui ammette di far parte, autoaccusandosi anche di gravi fatti delittuosi, fra cui omicidi, commessi in correitá con numerosi personaggi.
Le sue dichiarazioni però, saranno in buona parte sottovalutate, benché sorrette da numerosi riscontri. Non sarà
in alcun modo valutata, per esempio, la posizione di Vito CIANCIMINO
di cui
Ricordo che il CALÒ,
circa un anno addietro (e, quindi, nel 1972) mi aveva proposto di andare a sequestrare, a Badia, il figlio di
CIANCIMINO; e ciò in quanto noi gli chiedevamo consiglio
su come fare soldi. In quanto propostomi dal CALÒ era previsto che,
dati i loro rapporti, il CIANCIMINO si sarebbe rivolto al
RIINA e (esso CALÒ)
avrebbe potuto cosí a sua volta giocare il ruolo di mediatore, in realtá facendo, invece,
i nostri interessi.
csm.it
Lo stesso
VITALE verrà etichettato come pazzo (seminfermo di mente) da non prendere
troppo sul serio.
Aprile
Il boss mafioso Giuseppe Calò, si rifugia a Roma.
7 Aprile
Il giornalista di estrema destra Guido Giannettini si trasferisce dalla sua abitazione in uno degli
uffici di copertura del
S.I.D,
ubicato in Via Sicilia n°35 a Roma.
L'avvocato MINGHELLI viene elevato dal primo al terzo grado massonico, senza rispettare il periodo minimo di un anno che dovrebbe
intercorrere tra il secondo grado e il grado successivo di Maestro.